Dipinto di Antony D. Blake
Dipinto di Antony D. Blake

L'America's Cup è una delle competizioni veliche più prestigiose e antiche del mondo, ma non tutti conoscono i dettagli e le curiosità che la circondano. Ecco sei cose che forse non sapevate sulla America's Cup.

1. La Più Antica Competizione Sportiva Internazionale

Nel 1851, in occasione della prima esposizione universale di Londra, si disputò nelle acque del Solent - il braccio di mare che separa l'Isola di Wight dalla Gran Bretagna - la “Coppa delle 100 ghinee”, chiamata così in riferimento al costo, circa 105 sterline. La goletta americana “America”, rappresentante il New York Yacht Club, vinse la regata contro una flotta di 14 imbarcazioni inglesi. La regata prese il nome di America's Cup in onore della vincitrice. E’ la più antica competizione sportiva internazionale ancora attiva, più antica addirittura delle Olimpiadi moderne, iniziate nel 1896.

2. L’Auld Mug

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La “coppa” dell'America's Cup è affettuosamente soprannominata "Auld Mug", cioè “vecchia brocca”. Realizzata in argento, è alta più di un metro e pesa circa 14 kg. E’ uno dei premi più riconoscibili e ambiti nel mondo della vela. Il termine "Auld" è una variante scozzese della parola inglese "old" e viene usato affettuosamente per sottolineare la storicità e l'importanza di questo trofeo: un modo caloroso e rispettoso utilizzato dalla comunità velica per riflettere il suo valore tradizionale. Il trofeo è stato progettato e creato dalla rinomata argenteria londinese Garrard & Co., fornitrice reale e creatrice anche della coppa calcistica Football Association. Sulla sua superficie sono incisi i nomi degli yacht che hanno gareggiato e proprio per questo il trofeo è stato modificato due volte, con l'aggiunta di basi abbinate per accogliere più nomi.

3. Il NYYC ha dominato per 132 anni

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Il New York Yacht Club (NYYC) ha detenuto l'America's Cup per un incredibile periodo di 132 anni, dal 1851 fino al 1983, quando l'equipaggio australiano di "Australia II" riuscì a strappare la vittoria. Questo episodio fu particolarmente memorabile grazie all' innovazione della chiglia alare, rivoluzionaria,  della vela dei kiwi. Fu una rivoluzione che cambiò il volto della competizione. La chiglia, sviluppata in segreto, permise ad "Australia II" di avere una maggiore stabilità e velocità, rivoluzionando il design delle barche da regata. La vittoria spezzò il lungo dominio americano e dimostrò l'importanza dell'innovazione tecnologica nella competizione.

4. Le Regole Cambiano Spesso

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Le regole dell'America's Cup possono variare notevolmente da un'edizione all'altra. Ogni vincitore ha il diritto di decidere le regole della successiva competizione, comprese le specifiche delle imbarcazioni. Nel tempo sono variate molto le dimensioni e le forme delle barche, così come il numero di membri dell'equipaggio e regole di gara. In ogni caso le sfide sono "match racing", cioè due barche si sfidano direttamente una contro l'altra. Questo formato mette alla prova le capacità tattiche e strategiche degli equipaggi in modo unico. A differenza del "fleet racing", dove molte barche gareggiano contemporaneamente, il match racing richiede un'attenzione costante al singolo avversario e l'abilità di anticipare le sue mosse. E’ una forma di competizione estremamente dinamica e imprevedibile, in cui le decisioni tattiche possono fare la differenza tra la vittoria e la sconfitta. Gli equipaggi devono essere in grado di reagire rapidamente ai cambiamenti del vento e del mare, mantenendo sempre il controllo della situazione.

5. Una questione di tecnologia

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La competizione non riguarda solo la bravura dei velisti, ma anche l'innovazione tecnologica. Le barche di ultima generazione utilizzano materiali avanzati come la fibra di carbonio e hanno sistemi di controllo estremamente sofisticati. Le imbarcazioni della classe AC75 possono "volare" sull'acqua grazie all'uso di foil idrodinamici, che riducono drasticamente la resistenza al moto. Sono, vere e proprie formula 1 della vela, risultato di anni di ricerca da parte degli ingegneri e designer che fanno parte dei team. L'uso di simulazioni computerizzate e test in galleria del vento sono solo alcune delle tecniche impiegate per perfezionare il design delle barche.
L'America's Cup è spesso vista anche come un laboratorio di innovazione. Molte delle tecnologie sviluppate trovano applicazioni oltre la competizione, influenzando il design e la costruzione delle imbarcazioni civili. Ad esempio, le tecniche di costruzione leggera e l'aerodinamica avanzata sono state applicate anche nella costruzione di yacht di lusso e imbarcazioni commerciali. Le innovazioni sviluppate per l'America's Cup hanno portato a miglioramenti significativi in termini di efficienza energetica, velocità e sicurezza delle imbarcazioni. Questi progressi continuano a influenzare il settore nautico, portando benefici sia ai velisti professionisti che agli appassionati.

6. L'Impatto Economico

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Ospitare l'America's Cup può avere un impatto economico significativo per la città o il paese ospitante. Le regate attirano spettatori, sponsor e turisti, generando milioni di dollari in entrate. Ad esempio, l'edizione 2013 a San Francisco ha portato circa 780 milioni di dollari all'economia locale.
Oltre agli effetti economici diretti, l'America's Cup può anche stimolare lo sviluppo di infrastrutture e la promozione turistica a lungo termine. Le città ospitanti spesso investono in miglioramenti portuali e altre strutture per accogliere l'evento, lasciando un'eredità duratura per le comunità locali.
Secondo uno studio economico dell'Università Pompeu Fabra la 37ma America’s Cup di Barcellona avrà un impatto di 1,2 miliardi di euro e si prevede che ogni euro di investimenti genererà 6,35 euro di Pil nell’economia catalana, creando 19.000 posti di lavoro.
L’America’s Cup è il terzo evento sportivo con il maggior impatto economico per il paese ospitante, dopo i Giochi Olimpici ed i Mondiali di calcio.

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